A CHI RIVOLGERSI?
 

Quando la persona ha bisogno di un aiuto, ma non sa bene quale può essere l’intervento da attivare per la sua specifica situazione, si può rivolgere:

 
 

all’Ufficio U.P.S. (Ufficio di Promozione Sociale che si trova presso ogni Ambito Territoriale) dove l’assistente sociale ha la funzione di ascoltare e comprendere le richieste di aiuto presentate dal cittadino; orientarlo e facilitare il suo accesso alle risorse della comunità, qualora non sia in grado di farlo autonomamente, secondo il principio dell’equità sociale.

 

all’Ufficio U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico che si trova presso gli enti locali) dove vengono fornite informazioni sui servizi presenti nel territorio e dove vengono accolti i reclami dei servizi che non funzionano in modo corretto.

 
Se invece la persona conosce il suo bisogno, può rivolgersi:
 
 

per le prestazioni sanitarie ai Servizi della A.S.U.R. (Ufficio Protesi: erogazione di ausili, A.D.I.: Assistenza Domiciliare Integrata; U.V.G.: unità di valutazione per inserimento della persona non autosufficiente in strutture residenziali, U.M.E.E e U.M.E.A.)

 
SERVIZIO U.M.E.E. (Unità Multidisciplinare Età Evolutiva)
SERVIZIO U.M.E.A. (Unità Multidisciplinare Età Adulta)
 

L’Unità Multidisciplinare è una unità operativa collocata all’interno della ASL, quale servizio integrato territoriale di cui al Piano Sanitario Regionale 1998-2000, approvato con L.R. 20.10.98 n. 34.
Tali unità operative valutano, programmano e verificano gli interventi educativi, riabilitativi, d'integrazione scolastica, sociale, lavorativa dei soggetti in condizione di difficoltà, di menomazione, disabilità e/o handicap, con l’impegno di accompagnare la persona verso questo percorso di integrazione.
a) Specialisti ed operatori strutturati presso l'UMEA: assistente sociale, educatore professionale/  operatore della riabilitazione, fisiatra, neurologo, psicologo, sociologo;
b) Specialisti ed operatori non strutturati: altri tecnici della riabilitazione, specialisti consulenti per la patologia segnalata.

 

SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI per persone non autonome o parzialmente autonome. Si è già detto che l’assistenza viene svolta prevalentemente dalla famiglia, ma a volte il carico assistenziale della persona può diventare troppo elevato, per le cure mediche e la sorveglianza richiesta.
In tal caso si potrà accedere al Servizio:

 
 

Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)
 

L’attivazione dell’assistenza domiciliare è strettamente legata alla responsabilità che il medico di base si assume nel mantenere al proprio domicilio la persona interessata. L’ADI è un insieme coordinato di attività sanitarie integrate, all’occorrenza, con interventi di natura socio-assistenziale, diretto a fornire alla persona ammalata o non autosufficiente un sostegno domiciliare integrato e quindi più efficace in situazioni di bisogno. Per il versante socio-assistenziale, se necessario, esso si sostanzia nel sostegno professionale dell’assistente sociale e dell’attività di base degli assistenti domiciliari. Sul versante sanitario, consiste nell’intervento del medico di medicina generale e degli infermieri professionali.

 
 

per le prestazioni sociali al Servizio Sociale del Comune, dove l’assistente sociale accoglie la domanda e formula un progetto di intervento insieme al richiedente, (legato alla condizione economica e di autonomia della persona);

 

Il SERVIZIO SOCIALE DEL COMUNE si occupa delle persone che si trovano momentaneamente o permanentemente in difficoltà sul piano della gestione della vita quotidiana e che non hanno la possibilità di ricevere aiuto dai familiari, rete naturale di assistenza: si tratta di persone che non hanno un reddito sufficiente per vivere, o che hanno gravi limitazioni a livello delle funzioni quotidiane; si occupa anche delle famiglie che, per vari motivi, non riescono a fornire tutta l’assistenza necessaria ad un loro congiunto ammalato o non autosufficiente. L’assistente sociale agisce positivamente in questi casi privilegiando coloro che, per mancanza di reddito o per assenza di una famiglia, non potrebbero risolvere il loro problema, con rischi e conseguenze per la loro sicurezza.

 

N.B. Non esistono servizi standard per tutti i comuni: ogni comune organizza i servizi in base alle esigenze della popolazione presente nel proprio territorio (in questo modo può verificarsi che lo stesso servizio non sia disponibile presso tutti i comuni). L’erogazione di un servizio è legata al fatto che sia dimostrata un'effettiva difficoltà e un bisogno reale da parte del richiedente o dei suoi congiunti.

 
SERVIZI PER LE PERSONE NON AUTONOME O PARZIALMENTE AUTONOME.

L’erogazione dei contributi e delle prestazioni sono subordinate alla valutazione effettuata dal Servizi Sociali delle condizioni di bisogno sociale ed economico del richiedente.

 
Servizio di Assistenza Domiciliare di base (SAD)
 

Si rivolge ai cittadini bisognosi di aiuto domiciliare o alle famiglie che hanno difficoltà nell’assistere i loro congiunti, perché impossibilitate a prestare assistenza diretta o indiretta. Attraverso il SAD è possibile ottenere un aiuto principalmente quando si è in difficoltà nell’effettuare l’igiene personale quotidiana e periodica; in casi particolari il SAD può essere d’aiuto anche per fare la spesa, l’igiene degli ambienti domestici, l’accompagnamento.

 
 

Pasti domiciliari
 

E’ un servizio svolto in appalto da terzi. L’incarico è quello della preparazione dei pasti, del loro conferimento e della loro distribuzione a casa degli utenti. E’ un servizio che si rivolge a coloro che, non avendo familiari, vicini o amici che li possano aiutare in questo, non riescono più a provvedere alla loro alimentazione in maniera corretta.

 
 

Assegno di cura o contributo economico
 

Si tratta di un contributo economico che viene concesso per assistere a casa la persona non autosufficiente. La richiesta può essere inoltrata da un familiare, dallo stesso anziano, dall'Amministratore di sostegno o anche in assenza di vincoli parentali.

 

Il servizio si colloca tra gli interventi volti a promuovere la domiciliarità e a ridurre il ricorso ai ricoveri in strutture residenziali. L’assistente sociale, verificata la situazione presentata dal richiedente, valuta se è il caso o meno di intervenire e, in caso affermativo, se c’è il bisogno di un contributo economico continuativo o semplicemente di un sostegno momentaneo per una difficoltà imprevista. I contributi economici, come del resto gli altri interventi, sono erogati dal Servizio Sociale con molta oculatezza e solo dopo avere verificato che nella rete famigliare, estensivamente intesa, non vi siano risorse disponibili.

 
 

Trasporti
 

Il servizio trasporti può essere gestito dal Servizio Sociale del Comune con la collaborazione del servizio civile ed è rivolto a persone sole o che nel loro ambito famigliare/parentale non abbiano possibilità di provvedere autonomamente.

 

I potenziali fruitori del servizio sono:
- anziani e disabili in stato di bisogno socio economico che necessitano di trasporto per effettuare accertamenti diagnostici o trattamenti riabilitativi e cittadini che, a causa di problemi di salute, non sono in grado di utilizzare mezzi pubblici (in questi casi possono essere utilizzati anche i mezzi delle ASL);
- bambini e adolescenti, affetti o meno da malattia o disabilità, i cui genitori, per problemi familiari, non sono in grado di garantire la regolare frequenza alle scuole di vario ordine e grado.

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